DISCORSO SUL PIL DI R.F. KENNEDY, DEL 18 MARZO 1968


Il 18 Marzo del 1968, poco più di cinquant’anni fa, Robert F. Kennedy tenne un discorso,  all'università del Kansas, nel quale, tra l'altro, mise in discussione l’idoneità del Prodotto Nazionale Lordo – PNL (oggi è più usato il Prodotto Interno Lordo – PIL), come indicatore del benessere nazionale. Tre mesi dopo, il 6 giugno 1968, veniva ucciso all'Ambassador Hotel di Los Angeles, durante la sua campagna elettorale che lo avrebbe probabilmente portato a diventare il Presidente degli Stati Uniti d'America.

Le osservazioni che, in quell’occasione, Robert F. Kennedy tenne sul PIL forse non erano neppure state ufficialmente previste, dato che le espresse liberamente prendendo spunti da un precedente discorso che lui stesso aveva tenuto l’anno prima, il 5 maggio 1967, all'annuale cena Jefferson–Jackson del partito democratico del Michigan, presso il Cobo Center di Detroit. Tuttavia furono proprio quelle osservazioni di RFK che ispirarono i successivi lavori di critica del PIL, che continuano ancora oggi.

La critica di Bob Kennedy al PIL si concentrava soprattutto sul problema della contabilizzazione e sottolineava il fatto che un sistema di contabilità nazionale basato unicamente sulla produzione e sul consumo di merci e servizi non poteva essere un buon indicatore del successo economico di un Paese. Le critiche di RFK alla contabilità nazionale erano di natura abbastanza tecnica, tanto da poter essere successivamente affrontati dai governi e dalle agenzie intergovernative senza eccessivo imbarazzo.

Il discorso che Robert F. Kennedy fece in Kansas, il 18 marzo 1968, divenne famoso e assunse grande importanza perché fu ispiratore di altre importanti iniziative quali:

  • il programma Beyond GDP della Commissione Europea e
  • il progetto globale dell'OCSE sulla misurazione del progresso delle società, con la sua dichiarazione di Istanbul, che richiede informazioni di alta qualità basate sui fatti che possono essere usati da tutte le società per avere una visione condivisa del benessere sociale e della sua evoluzione nel tempo.
Il fallimento del PIL annunciato da Robert F. Kennedy
(Il PIL misura tutto, in breve, tranne ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta)

DEFINIZIONE: Il PIL è il valore di mercato totale di tutti i beni e i servizi finali prodotti in un'economia, in un Paese, in un dato anno.


Robert F. Kennedy Speech
Remarks at the University of Kansas, march 18, 1968

… if we judge the United States of America by that, that Gross National Product
counts air pollution and cigarette advertising, and ambulances to clear our highways of carnage. 
It counts special locks for our doors and the jails for the people who break them. 
It counts the destruction of the redwood and the loss of our natural wonder in chaotic sprawl. 
It counts napalm and counts nuclear warheads and armored cars for the police to fight the riots in our cities. 
It counts Whitman's rifle and Speck's knife, and the television programs which glorify violence in order to sell toys to our children. 
Yet the Gross National Product does not allow for the health of our children, the quality of their education or the joy of their play. 
It does not include the beauty of our poetry or the strength of our marriages, the intelligence of our public debate or the integrity of our public officials. 
It measures neither our wit nor our courage, neither our wisdom nor our learning, neither our compassion nor our devotion to our country.
It measures everything in short, except that which makes life worthwhile. 
And it can tell us everything about America except why we are proud that we are Americans.



Discorso di Robert F. Kennedy
Osservazioni all'Università del Kansas, 18 marzo 1968

… se giudichiamo gli Stati Uniti d'America con quello, allora quel PNL
conta l'inquinamento atmosferico e la pubblicità delle sigarette e le ambulanze per cancellare le carneficine dalle nostre strade.
Conta le serrature speciali per le nostre porte e le prigioni per le persone che le forzano. 
Conta la distruzione della sequoia e la perdita della nostra meraviglia naturale nell’espansione caotica. 
Conta il napalm e conta le testate nucleari e le auto blindate della polizia per combattere le rivolte nelle nostre città. 
Conta il fucile Whitman e il coltello Speck e i programmi televisivi che glorificano la violenza per vendere i giocattoli ai nostri bambini.
Però il PNL non tiene conto della salute dei nostri figli, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro giochi.
Non include la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l'intelligenza del nostro dibattere pubblico o l'onestà dei nostri dipendenti pubblici.
Non misura né il nostro spirito né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro Paese.
Misura tutto, in breve, tranne ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
E ci può dire tutto sull'America, tranne perchè siamo orgogliosi di essere americani.

NOTA: Oggi si preferisce usare il PIL e non il PNL come indice di attività economica

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