VERSO UN CAMBIAMENTO CONSAPEVOLE – Parte 2 (Teorie dello sviluppo umano)


In questa seconda parte vengono confrontate due importanti teorie dello sviluppo umano: la “Teoria della Gerarchia dei Bisogni”, dello psicologo statunitense A. H. Maslow, più nota come “Piramide dei Bisogni”, e la “Teoria dei Livelli di Esistenza Emergenti Ciclici”, dello psicologo statunitense C. Graves,  più nota come “Teoria delle Dinamiche a Spirale”.  Dopo aver fornito qualche cenno sulla prima delle due teorie, si approfondirà la seconda, la quale si distingue per le sue importanti intuizioni e i suoi potenti strumenti concettuali che ci permettono una profonda comprensione della natura umana e delle ragioni del cambiamento.


LA TEORIA DI MASLOW: LA PIRAMIDE DEI BISOGNI 

Un’ importante teoria evolutiva della personalità è quella di Abraham Harold Maslow (1908 – 1970), uno psicologo statunitense che propose la sua Teoria della Gerarchia dei Bisogni (modello della Piramide dei Bisogni).

Secondo la Teoria di Maslow, i bisogni delle persone sono ordinati su una struttura piramidale, a cinque livelli gerarchici: fisiologici, di sicurezza, di amore e appartenenza, di stima e, infine, di autorealizzazione (trascendenza). Ogni individuo inizia a soddisfare i suoi bisogni partendo dal livello più basso della piramide. Una volta soddisfatti i bisogni di un livello, procede a soddisfare quelli del livello immediatamente superiore, fino a giungere al vertice, e trascendere.

Alla base della piramide ci sono i bisogni fisiologici, quelli legati alla sopravvivenza dell’individuo, come: la disponibilità di cibo, aria e acqua, ecc.  Al livello immediatamente superiore si trovano i bisogni legati alla sicurezza del vivere come il bisogno di sicurezza fisica e psicologica, un lavoro stabile, l’assistenza sanitaria e sociale, ecc. Al gradino successivo ci sono i bisogni di amore e appartenenza, come il bisogno di amicizia, affetto, di relazionarsi con gli altri, di identificarsi in un gruppo sociale. Immediatamente sopra si incontrano i bisogni di stima, quali: il rispetto reciproco, la fiducia in se stessi, ecc.; infine, al vertice della piramide, ci sono i bisogni di autorealizzazione come: la moralità, creatività, l’assenza di pregiudizi, ecc.
                                                  Piramide dei bisogni di Maslow

Secondo la teoria della Piramide dei Bisogni, man mano che si salgono i gradini, i bisogni diventano sempre più astratti o, comunque, sempre meno legati all’integrità fisica della persona. Sebbene non sia sempre stata suffragata dai dati sperimentali, la Teoria della Piramide dei Bisogni  ha comunque ottenuto un grande successo, soprattutto in ambito manageriale, in quanto afferma che, ogni volta che un bisogno viene soddisfatto, esso perde il suo potenziale motivazionale. Pertanto, un buon manager, per continuare a motivare i suoi collaboratori deve comprendere i loro bisogni emergenti o non ancora soddisfatti e aiutarli ad evolvere  con l’attuazione di idonei programmi o tecniche quali: promozioni, premi, orari flessibili, benefit, formazione, ecc.


LA TEORIA DI GRAVES: LE DINAMICHE A SPIRALE

La Teoria delle Dinamiche a Spirale (TDS) è una delle teorie dello sviluppo umano degli adulti che nasce dagli studi compiuti dallo psicologo statunitense Dr. Clare W. Graves (1914 – 1986), professore presso lo Union College, New York.

E’ una teoria del comportamento umano, che spiega come si evolve una persona adulta, che trova applicazione in molti ambiti della vita: dalla crescita personale all’economia, alla politica e persino alla religione. E’ una teoria scientifica, fondata su una solida base empirica, costituita da un’ampia varietà di dati che Graves ha raccolto negli anni '50 e '60, nonostante le grandi difficoltà metodologiche di allora.

La teoria delle Dinamiche a Spirale ci fornisce un modello della diversità tra gli uomini che ci aiuta  a capire la complessità e l’apparente caos dell’esistenza umana.

La Teoria si fonda sulla stessa metodologia psicologica di altre teorie evolutive della personalità; si propone cioè :

di capire le persone, per entrare in rapporto con loro e aiutarle, con maggiore efficacia, nel loro proposito di sviluppo personale e di cambiamento.

Però, meglio di tutte le altre teorie, la TDS ha saputo spiegare la moltitudine dei comportamenti umani. A tal fine ha reso disponibili un’ampia gamma di tecniche e di strumenti (questionari) che permettono di comprendere le visioni del mondo (i sistemi di pensiero). Si deve inoltre osservare che la teoria si applica sia allo sviluppo psicosociale di singoli individui come di aziende, istituzioni, gruppi di persone e anche di interi Paesi.

La teoria del Prof. C. Graves venne inizialmente chiamata: “Teoria dei Livelli di Esistenza Emergenti Ciclici” (Emergent Cyclical Levels of Existence Theory – ECLET) o anche: “Teoria dei Livelli dell’Esistenza Umana” o, per meglio evidenziare le sue caratteristiche, anche : “Modello dell’emergente doppia elica ciclica dello sviluppo del sistema bio psico sociale adulto”; un titolo abbastanza complesso che richiede la spiegazione, sia pure succinta, del significato delle parole usate. 
  • Emergente. La Teoria delle Dinamiche a Spirale ritiene che lo sviluppo della personalità e della consapevolezza, in una persona adulta, avvenga secondo dinamiche evolutive aperte, in un percorso a spirale emergente, senza fine.
  • Doppia Elica. La Teoria Gravesiana è un modello di sviluppo umano che non si chiude all’interno della dimensione psicologica della persona ma lega lo sviluppo della personalità alle condizioni di vita che il soggetto si trova a dover sostenere. In una persona, affrontare i problemi stimola l’emergere di nuovi livelli di consapevolezza in virtù dei quali la persona acquisisce la capacità di individuare le soluzioni ai problemi, al precedente livello di consapevolezza, che non riusciva a percepire e può affrontarne di nuovi. La metafora visiva della doppia elica del DNA, sta a ricordare che i due aspetti sono strettamente accoppiati:
    • su una elica ci sono i problemi da affrontare nella vita
    • sull’altra i meccanismi predisposti per affrontare quei problemi (i meccanismi di coping)
  • Ciclico. Graves teorizza che lo sviluppo della personalità procede secondo cicli che si ripetono su piani di consapevolezza via via crescenti; è il caso dell’alternanza tra l’affermazione di sé ed il sacrificio di sé, che si ripete ai livelli superiori con le stesse fasi dei corrispondenti livelli inferiori; questa ciclicità, nel modello, viene simbolicamente rappresentata dall’alternanza di colori caldi (rosso, arancione e giallo), che fanno riferimento all’affermazione dell'individuo, e di colori freddi (porpora, blu e verde), che fanno invece riferimento all’affermazione del gruppo.
  • Sistema bio psico sociale. Nella Teoria delle Dinamiche a Spirale, lo studio dello sviluppo umano da adulti è propriamente olistico e sistemico ed integra la dimensione biologica, psicologica e sociale; Graves adotta una visione nettamente opposta a quella delle tradizionali teorie evolutive della personalità, che invece seguono un approccio analitico, specialistico e chiuso.
  • Adulto. L’approccio innovativo di Graves consiste nello studio delle dinamiche evolutive degli adulti, superando così la precedente convinzione che l’evoluzione psicologica avvenga solo nelle fasi iniziali della vita umana che, per l’appunto, vengono dette dell’età evolutiva. Graves sostiene invece che anche l’uomo adulto, posto di fronte a nuove sfide e a nuove condizioni di vita si evolve e modifica il proprio modo di pensare e la propria consapevolezza.

Lo stesso C. Graves ha dichiarato che:

lo sviluppo umano è un processo emergente e oscillante che subordina i modi di pensare e di essere  più vecchi e meno complessi a quelli più nuovi, più estesi e più complessi. Tuttavia, i sistemi di pensiero più vecchi non scompaiono, ma vengono inclusi in quelli più elaborati e possono essere riattivati quando riemergono i vecchi problemi; in tal modo la persona aumenta l’efficacia dei meccanismi di risposta all’ambiente. Ogni nuovo sistema emergente trascende e include tutti i precedenti.

Quando Graves scomparve, nel 1986, non aveva ancora finito di elaborare la sua Teoria e, forse, questo è un motivo per cui non è così nota come quella di Maslow. Comunque, la Teoria di Graves fu poi sviluppata da due suoi allievi: Christopher Cowan e Don Beck, i quali, nel 1996, pubblicarono il libro: “Spiral Dynamics: Mastering Values, Leadership, and Change”. Un testo, ben ancorato sulle solide fondamenta della teoria di Graves, che rese famosa la Teoria con il nome più orecchiabile di “Dinamiche a Spirale” che vuole essere un’efficace metafora del modello di sviluppo umano aperto (a spirale) e del cambiamento dei livelli di consapevolezza (dinamiche). Il contributo di Cowan e Don Beck allo sviluppo della Teoria rese disponibile un efficace strumento per comprendere e lavorare sulle dinamiche evolutive delle persone (e sulle dinamiche socio politiche economiche delle aziende e di interi Paesi). 

In ogni parte del mondo, gli uomini cercano di soddisfare i loro bisogni; lo fanno sia muovendosi tra i diversi livelli di consapevolezza della spirale ma anche stazionando su uno stesso livello. Secondo la teoria della Piramide dei Bisogni, una persona, per sentirsi realizzata, deve scalare tutti i livelli della piramide, fino alla cima. Per la Teoria delle Dinamiche a Spirale ciò non è necessario perché  una persona può sentirsi completamente realizzata e vivere bene anche rimanendo sullo stesso livello di consapevolezza per tutta la sua vita.  

Se, in un dato momento, in un dato luogo e in determinate circostanze, conosciamo i bisogni e il livello di consapevolezza di una persona con la quale desideriamo entrare in contatto per avviare un rapporto di amicizia o di lavoro e li confrontiamo con i nostri bisogni e il nostro livello di consapevolezza, e vediamo che sono coerenti, allora abbiamo una possibilità in più di entrare in empatia con quella persona e migliorare così il rapporto, con reciproco vantaggio.


LE TEORIE DI MASLOW E DI GRAVES A CONFRONTO

Nella Teoria della Piramide dei Bisogni, di Maslow, come in diverse altre teorie, lo sviluppo umano degli adulti viene considerato come una condizione chiusa. Ogni fase è vista come un gradino “di competenza” su una scala che si deve percorrere tutta, fino alla sua fase conclusiva che è la trascendenza.

Graves parte invece da un punto di vista diametralmente opposto. Nella sua Teoria delle Dinamiche a Spirale egli afferma che l’evoluzione di un umano adulto avviene secondo una spirale ascendente, che non è limitata verso l’alto. Insomma, come i dati dell’esperienza confermano, la condizione evolutiva umana è aperta e l’uomo può evolvere illimitatamente verso livelli di consapevolezza sempre più elevati.

E’ una differenza di enorme importanza, che distingue la Teoria delle Dinamiche a Spirale di C. Graves dalla Teoria della Gerarchia dei Bisogni, di A. Maslow. In realtà, all’inizio, Graves raccolse i dati con l’intenzione di convalidare la teoria della gerarchia dei bisogni del suo amico Maslow ma, col tempo, si accorse che i dati non si accordavano bene ai dati sperimentali. Alla fine Graves pensò che fosse necessario elaborare una diversa teoria che, a differenza di tutte le altre,  non si concentrasse sui singoli aspetti della personalità umana ma che affrontasse lo studio della natura umana con un approccio sistemico, secondo il paradigma di sintesi, che considera il comportamento umano come un fenomeno emergente dalla persona, presa come un tutto, in senso olistico. Lo stesso Maslow, alla fine, con grande onestà, riconobbe di aver sbagliato a pensare allo sviluppo umano come una condizione chiusa e la superiorità della teoria di Graves.

La Teoria delle Dinamiche a Spirale ci offre una grande speranza; ci assicura che, nei tempi di crisi, come quelli attuali, i gravi problemi che le avverse condizioni di vita ci obbligano ad affrontare, ci spronano a reagire a potenziare le nostre capacità mentali e sviluppare idonei sistemi bio psico sociali che ci offrono nuove prospettiva dalle quali osservare i problemi ad un livello di consapevolezza superiore, predisponendo dei meccanismi di difesa che permettono di affrontarli e risolverli. Come diceva Albert Einstein: 

Non si può risolvere un problema con lo stesso modo di pensare che lo ha creato”.

In altre parole, tutti i nostri gravi problemi: economici, sociali, politici e ambientali, che non riusciamo a risolvere al nostro attuale livello di consapevolezza, li possiamo facilmente affrontare e risolvere evolvendoci ad un livello di consapevolezza superiore.

Sapere che possiamo affrontare e risolvere tutti i nostri problemi è certamente rassicurante ma occorre coordinamento e impegno ad ampliare la nostra percezione ed evolverci ad un livello di consapevolezza superiore! Come sottolinea Graves, non è questione di intelligenza ma di volontà di espandere la nostra percezione e predisporre i sistemi di pensiero (i meccanismi bio psico sociali) che ci consentono di affrontare quei problemi. Dobbiamo tutti volere, con intensità, un futuro desiderabile e sostenibile e incamminarci, con entusiasmo, verso la transizione al nuovo paradigma socioeconomico dell’ecologia integrale e abbracciare un nuovo stile di vita, rispettoso del prossimo e della natura.


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